I punti essenziali della lavorazione del terreno. Per il successo delle tue coltivazioni di mais!
Per consentire alle colture di sfruttare al massimo il proprio potenziale genetico, il terreno deve essere in condizioni ottimali per lo sviluppo della pianta. Per questo motivo l'aratura e le lavorazioni del terreno in tutti i loro aspetti, sono particolarmente rilevanti.
Perchè sono importanti le lavorazioni del terreno?
Gli interventi meccanici fanno si che il suolo raggiunga le condizioni ottimali per accogliere le colture, grazie alle lavorazioni del terreno infatti è possibile influire sulle caratteristiche fisico-chimiche e biologiche del suolo in modo più o meno diretto.
Proprio per questo però, le operazioni che si eseguono possono avere ricadute anche nel lungo periodo, per cui è importante operare con attenzione per non pregiudicare i risultati ottenibili.
Quando è il miglior momento per effettuarle?
Il momento migliore per effettuare lavorazioni meccaniche è quando il suolo si trova nello stato di tempera, ovvero in condizioni ottimali.
Quando il suolo si trova in questa condizione gli organi lavoranti vincono facilmente le forze di coesione e il terreno aderisce poco, le zolle si sgretolano con relativa facilità e la lavorazione lascia il suolo in condizioni di sofficità ideali.
Partendo da questi presupposti generali e considerando che ogni realtà dovrà comunque scegliere i migliori interventi in base alle caratteristiche fisico-chimiche dei propri appezzamenti e ai propri cicli colturali, si può individuare uno schema "classico" di lavorazioni per prearare un letto di semina ottimale per il mais:
Aratura profonda (40-50 cm), con annesso interramento dei residui colturali, dei semi delle malerbe e di eventuale apporto di reflui zootecnici, ricercando la miglior strutturazione del terreno possibile.
Erpicatura a dischi, nella quale avviene la farantumazione delle zolle ed eliminazione di eventuali infestanti.
Erpicatura (o fresatura), da ripetere due o tre volte in presemina per la preparazione del letto di semina con anche eventuale interramento di concimi.
Vediamo alcuni esempi:
- Dopo frumento, un'aratura estiva con erpicature primaverili risulta ottimale in termini di interramento dei residui e ristrutturazione del terreno.
- Dopo raccolta di coltura autunnale, un'aratura autunnale (che può essere difficoltosa perchè non sempre si riesce a trovare le condizioni di tempera) seguita da erpicature primaverili.
- Dopo coltura primaverile, aratura ed erpicatura nell'immediata successione con tempestività nello sfruttare il breve periodo utile a disposizione.
Le caratteristiche ottimali del terreno per lo sviluppo del mais
1. Fabbisogno di acqua del mais
Rispetto ad altre piante agricole, il mais ha un fabbisogno idrico ridotto per la formazione di sostanza secca, ovvero 300 l di acqua per kg di sostanza secca prodotta. Questo valore prende il nome anche di coefficiente di traspirazione.
Un elenco dei coefficienti di traspirazione di varie tipologie di piante agricole mostra i diversi fabbisogni idrici:
Coefficiente di traspirazione (l acqua/kg sostanza secca) | Tipo di coltura |
200–300 | Miglio (sorgo) |
300-400 | Mais, barbabietola |
400–500 | Orzo, segale, grano duro |
500–600 | Patata, girasole, grano comune |
600-700 | Colza, pisello, favetta, avena |
Fonte: BOKU (Università delle risorse naturali e delle scienze della vita), Vienna
- Piante ben nutrite hanno sostanzialmente una capacità di acquisizione di acqua più elevata.
- Il tenore di potassio è particolarmente importante, poiché incide positivamente sull'equilibrio idrico delle piante.
- Il mais ha il fabbisogno di acqua più elevato (fino a 6 mm per m²-giorno) dalla comparsa del pennacchio fino alla maturazione lattea.
Mediante l'aratura, la Selezione varietale, la densità di impianto, Data di semina e la Fertilizzazione è possibile impiegare strategie agrotecniche per contrastare lo stress idrico.
Effetti della carenza idrica
- Fino all'inizio della fioritura: rallentamento della crescita e della formazione della pannocchia
- Durante la fioritura, con ondate di caldo: impollinazione inadeguata
- Dopo l'impollinazione: limitato stoccaggio delle sostanze assorbite nei grani
2. Eliminazione dei nutrienti ed evoluzione dell'assorbimento delle sostanze nutritive nel mais
A causa del suo lento sviluppo nelle fasi giovanili, il mais inizia a requisire le sostanze nutrienti tardivamente; tuttavia, l'assorbimento totale è considerevole, a causa del suo potenziale di resa elevato. Poiché una previsione delle rese può dare risultati molto variabili, in funzione di fattori specifici dei vari siti, anche le quantità di nutrienti richieste possono variare considerevolmente.
Sostanze nutrienti (kg/ha per 10 qli di mais da granella [86% di SS] o 100 qli di massa verde di mais da insilato [28% di SS]):
|
Mais da insilato (28% di SS) |
Mais da granella (86% di SS) |
|
Nutriente |
per 100 qli di massa verde |
Grani (10 qli) |
Paglia (10 qli) |
Azoto (N) |
30-40 |
12-16 |
5-9 |
Fosfato (P205) |
15-25 |
6-11 |
5-7 |
Potassio (K20) |
35-50 |
4-6 |
15-25 |
Magnesio (MgO) |
7-13 |
2-3 |
2-4 |
Ossido di calcio (CaO) |
10-18 |
2-3 |
5-7 |
Zolfo (S) |
3,5 |
- |
- |
Fonte: Früchtenicht et al., 1993
Oltre a questi valori medi riguardanti l'assorbimento di nutrienti, i seguenti fattori sono importanti:
- il fabbisogno di nutrienti varia notevolmente in funzione di circostanze specifiche e della resa prevista;
- l'apporto di micronutrienti deve essere adeguato;
- i risultati dei test sul terreno.
Oltre ai nutrienti principali (azoto, fosfato, potassio, magnesio, calcio), è necessario menzionare anche l'aggiunta di zolfo e micronutrienti. I fabbisogni di zolfo e azoto sono strettamente correlati, poiché entrambi si presentano legati nelle proteine della pianta in un rapporto 1:10. Per questo è appropriata una fertilizzazione minerale con zolfo, ad es. con SSA (sewage sludge ashes, fanghi di depurazione e ceneri) nel fertilizzante per sottosuolo. Un effetto collaterale positivo è l'effetto acidificante degli SSA, che aumenta la disponibilità di fosfato in terreni con un elevato valore di pH. Per evitare di danneggiare le giovani piante di mais, lo zolfo impiegato come fertilizzante nel sottosuolo non deve essere posto a meno di 5 cm sotto e lateralmente rispetto al seme.
Fertilizzazione consigliata
L'entità della fertilizzazione dipende dal contenuto di nutrienti nel terreno e dalla resa attesa. Per ogni coltura, è necessario adottare un piano di fertilizzazione conforme alle ordinanze vigenti. Nella tabella qui di seguito sono illustrati alcuni valori di riferimento:
Tipologia | Quantità (kg/ha) | Periodo di applicazione |
Fertilizzazione a base di azoto N | 140-220 | prima della semina, sottosuolo, prima o dopo la germinazione |
Fertilizzazione a base di fosfato P205 | 40-80 | Sottosuolo |
Fertilizzazione a base di potassio K20 | 200-250 | prima della semina (primavera, autunno) |
Fertilizzazione a base di zolfo | 30-40 | prima della semina, sottosuolo, prima o dopo la germinazione |
Fertilizzazione a base di magnesio | 40-70 | prima della semina, sottosuolo, prima o dopo la germinazione |
Fonte: KWS SAAT SE & Co. KGaA
Il periodo di massima eliminazione dei nutrienti inizia circa 10-15 giorni prima della fioritura e finisce 25-30 giorni dopo. Durante questo periodo, viene assorbito l'85% del fabbisogno di azoto, il 73% del fabbisogno di fosfato e il 96% del fabbisogno di potassio. Azoto e fosfato sono assorbiti anche durante la maturazione delle pannocchie. In quella fase l'assorbimento di potassio è già completato.
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Grado di assorbimento di nutrienti (in percentuale)
Fonte: Herrmann, 2010
Stadio |
N |
P205 |
K20 |
MgO |
S |
Fino allo stadio di 4 foglie |
2% |
1% |
4% |
3% |
2% |
Dallo stadio di 4 foglie all'essiccazione delle barbe |
85% |
73% |
96% |
78% |
85% |
Maturazione delle pannocchie |
13% |
26% |
0% |
19% |
13% |